venerdì 26 febbraio 2010

Non di solo pane .......

Cari ragazzi,
spero che queste poche righe possano rappresentare un momento di riflessione da sviluppare in classe che può eventualmente poi essere partecipato ad amici e conoscenti.
Tutti coloro che hanno avuto la possibilità di ascoltare la messa domenica scorsa, nel passo del Vangelo vi era riportata la frase “non di solo pane vive l’uomo”. Per credenti e non credenti è una frase tipica, simbolica, spesso ripetuta a proposito e ma più spesso a sproposito, a convenienza, da grandi e piccoli. Se ne è così tanto abusato di tale detto che è divenuto un proverbio e le parole ormai sembrano svuotate dal loro significato originario che in origine è di matrice religiosa ma ha il proprio nucleo nella vita e nella società di ogni tempo.
Qui inizia l’analisi profonda del testo e la conseguente riflessione.
Si vive di solo pane? È così importante non vivere di solo pane?
I tempi moderni (e non solo) orientano i grandi e di conseguenza i piccoli a vivere per il “solo pane” che si può riassumere in: denaro, divertimento, successo, potere, auto, moto, gioielli,vestiti, barche, ecc. .
Non si può dire che il denaro non sia necessario per vivere; nella giusta quantità, esso permette di condurre un’esistenza decorosa. Un sano divertimento inteso come riposo è dovuto, rigenera la mente , aiuta gli animi a ritemprarsi. Quando tutto invece è portato all’estremo, come oggi si vede in TV nei telegiornali o leggendo i quotidiani ma anche semplicemente ascoltando i discorsi comuni tra amici, tra colleghi, tra compagni, allora ci si accorge che la società ha qualche problema, probabilmente è malata e rischia di aggravarsi ancor di più in brevissimo tempo.
Che esempi raccogliamo dalla diffusa corruzione? (dal vocabolario Zingarelli leggiamo: corruzione = atto che induce con doni, promesse e altro a fare cosa contraria al dovere).Moltissimi imprenditori, commercianti, impiegati, faccendieri, amministratori, ecc. pagano, corrompono, fanno accordi con politici, con mafiosi, malavitosi per vincere gare, forniture di beni e servizi. Coloro che prima venivano chiamati correttamente “LADRI” oggi benevolmente si apostrofano come corrotti, corruttori, birbantelli, gente che a spese di tutti VIVE DI SOLO PANE!
L’impero romano si disfece a causa proprio della corruzione, della decadenza dei costumi, del decoro, del mancato rispetto dell’uomo sull’uomo.
Chi vive di solo pane non conosce o ha dimenticato che in sé l’uomo è anche sentimento, emozione, gioia, dignità, giustizia, pace onestà e altre buone qualità (ciascuno ne aggiunga qualche altra).
Orbene, cari ragazzi, viviamo di pane ma dentro imbottiamolo possibilmente con un buon condimento, sano, “geneticamente non modificato”, di cui si possa essere orgogliosi e non “fessi”.
Lavoriamo tutti per migliorare e “cambiare” più che possibile il comune modo di pensare e di vivere.
È difficile ma si può riuscire a migliorare.
La vita non è un reality, il successo non dipende dall’essere veline, tronisti o naufraghi ma dal sentirsi uomini e donne istruiti, intellettuali, umani, civili, vivi, onesti.
Meditiamo ragazzi!

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