Cronaca di una visita guidata in città
Giorno
10 MAGGIO 2012, noi alunni delle classi V D e V E di Scuola Primaria dell’Istituto
Comprensivo “Lombardo Radice” di Palermo, insieme alle maestre Lia Di Piazza e
Rosanna Spera, abbiamo effettuato un'
interessante visita guidata nella nostra città, trascorrendo così una giornata
ricca di nuove esperienze.
Dopo
esserci riuniti a scuola, abbiamo preso il pullman e ci siamo recati in via Roma per visitare la
chiesa di “San Domenico” e la chiesa di “Santa Maria la Nova”.
La
chiesa di San Domenico è in stile Barocco, la facciata è ricca di statue di
papi e di santi e presenta due grandi campanili.
Al
suo interno vi sono molte statue in stucco che raffigurano Santi o Papi, alcune
inserite in nicchie.
La
chiesa è ornata con molti quadri, ha tre navate e tante cappelle; in fondo alla
navata principale si trova l’altare con il Cristo.
Nella
chiesa di San Domenico ci sono anche tombe di persone molto importanti per la storia
della Sicilia e di Palermo in particolare, come Emerico Amari e il generale
Antonio Cascino.
Questa chiesa è anche conosciuta per ”LA CALATA DI LA TILA”, un rito che viene fatto nella mezzanotte fra il sabato Santo e la notte di Pasqua quando, il pesante telo che ha coperto l’altare maggiore nel periodo della quaresima, viene tirato giù tra canti di gioia per la Resurrezione del Cristo.
Questa chiesa è anche conosciuta per ”LA CALATA DI LA TILA”, un rito che viene fatto nella mezzanotte fra il sabato Santo e la notte di Pasqua quando, il pesante telo che ha coperto l’altare maggiore nel periodo della quaresima, viene tirato giù tra canti di gioia per la Resurrezione del Cristo.
Davanti
alla chiesa c’è una colonna di marmo con in cima una statua della Madonna Immacolata
e nella piazza antistante c’è una fontana grande e particolare.
Ogni
anno ,l'Otto Dicembre, i palermitani si recano ad omaggiare la statua
dell'Immacolata con fiori che vengono lasciati attorno alla cancellata e i
Vigili del Fuoco ,con l'autogru , depongono una corona di fiori in alto sulla
statua.
Dopo
a piedi siamo andati nella chiesa di " Santa Maria la Nova" che è più piccola della prima ma ugualmente
bella e con numerosi affreschi.
In
seguito siamo risaliti sul pullman e siamo andati alla Redazione del "Giornale
di Sicilia", il quotidiano più importante della nostra città.
La visita guidata alla redazione era programmata da tempo perché, assieme alla maestra Rosanna, nel corso del corrente anno scolastico, abbiamo affrontato lo studio delle varie parti di un quotidiano e delle fasi di creazione di un articolo.
La visita guidata alla redazione era programmata da tempo perché, assieme alla maestra Rosanna, nel corso del corrente anno scolastico, abbiamo affrontato lo studio delle varie parti di un quotidiano e delle fasi di creazione di un articolo.
Arrivati
alla redazione, un signore ci ha accolto e ci ha portato in una stanza dove è
stato proiettato un filmato che
illustrava la storia del giornale e come si svolge il lavoro per stampare i quotidiani.
La
guida in seguito ci ha portato a vedere la “Linotype”, la vecchia macchina con
cui si faceva il giornale; successivamente siamo andati a vedere in tipografia le
macchine moderne, con cui oggi viene stampato il quotidiano.
Abbiamo anche visitato gli uffici dove lavorano tutti gli addetti al giornale; lì c’erano molte scrivanie e computer.
Abbiamo anche visitato gli uffici dove lavorano tutti gli addetti al giornale; lì c’erano molte scrivanie e computer.
Ci
è stato spiegato come nasce il giornale: prima le notizie ai giornalisti che le elaborano e le
scrivono, quindi gli articoli vengono corretti dai correttori di bozze che
controllano eventuali errori...proprio come fanno le nostre insegnanti quando
correggono i compiti!
Dopo che i grafici hanno impostato le pagine del quotidiano ,il lavoro passa ai tipografi che incidono le notizie su lastre di polimero pronte per il passaggio nella rotativa.
Dopo che i grafici hanno impostato le pagine del quotidiano ,il lavoro passa ai tipografi che incidono le notizie su lastre di polimero pronte per il passaggio nella rotativa.
Vengono
stampate in questo modo tante pagine del
quotidiano consentendo un notevole risparmio di tempio ed ottenendo
contemporaneamente numerose copie del giornale
.
Ma il lavoro non finisce qui, infatti c’è una macchina che piega e impacchetta i giornali che vengono caricati sui furgoni durante la notte per essere distribuiti in tutte le province entro le 4,00 del mattino perché entro le ore 6,00 devono trovarsi in tutte le edicole.
Avere visto come viene realizzato e prodotto un quotidiano è stato molto utile infatti, da oggi, quando lo vedremo in edicola, penseremo a quanto lavoro c’è dietro.
Ma il lavoro non finisce qui, infatti c’è una macchina che piega e impacchetta i giornali che vengono caricati sui furgoni durante la notte per essere distribuiti in tutte le province entro le 4,00 del mattino perché entro le ore 6,00 devono trovarsi in tutte le edicole.
Avere visto come viene realizzato e prodotto un quotidiano è stato molto utile infatti, da oggi, quando lo vedremo in edicola, penseremo a quanto lavoro c’è dietro.
Finita
la visita alla redazione del "Giornale di Sicilia " , siamo risaliti sul
pullman e lungo il percorso, fermandoci a
Piazza Marina, abbiamo visto Palazzo Steri.
La
maestra Rosanna ci ha detto che tanto
tempo fa nei sotterranei di questo
palazzo c’erano le prigioni e questo ha stimolato in noi non poche curiosità .
Dopo
siamo andati a visitare il “Museo
Internazionale delle Marionette” .
Questo museo è stato intitolato ad Antonio Pasqualino perché fu lui a reperire le prime figure animate per conservale ed esporle. Antonio Pasqualino era un medico che un giorno, vedendo l’opera dei Pupi di Palermo, s’innamorò di questa arte palermitana.
Questo museo è stato intitolato ad Antonio Pasqualino perché fu lui a reperire le prime figure animate per conservale ed esporle. Antonio Pasqualino era un medico che un giorno, vedendo l’opera dei Pupi di Palermo, s’innamorò di questa arte palermitana.
In
un periodo triste della storia siciliana, i pupari palermitani hanno dovuto
vendere degli oggetti appartenenti a questa forma di teatro di strada.
Antonio
Pasqualino, vedendo tutti quegli oggetti di grande valore esposti sulle
bancarelle, decise di comprarli e di portarli in questo museo, che prese il
nome da questo medico.
All’interno
del museo c’era ad attenderci una guida che ci ha spiegato la differenza tra
marionette, burattini e pupi.
I pupi hanno un ferro al centro della testa e si manovrano dall’alto; i burattini vengono fatti muovere dal basso, mentre le marionette vengono mosse attraverso una croce di legno a cui sono attaccati dei fili collegati alle varie parti della stessa.
La guida ci ha spiegato che ci sono diversi tipi di pupi: quelli palermitani, quelli napoletani e tanti altri ,infine ci ha fatto vedere delle sagome fatte con tre bastoncini che vengono usati dietro un telone e con i quali si formano le ombre in movimento.
Abbiamo anche visto delle maschere provenienti da tutto il mondo.
I pupi hanno un ferro al centro della testa e si manovrano dall’alto; i burattini vengono fatti muovere dal basso, mentre le marionette vengono mosse attraverso una croce di legno a cui sono attaccati dei fili collegati alle varie parti della stessa.
La guida ci ha spiegato che ci sono diversi tipi di pupi: quelli palermitani, quelli napoletani e tanti altri ,infine ci ha fatto vedere delle sagome fatte con tre bastoncini che vengono usati dietro un telone e con i quali si formano le ombre in movimento.
Abbiamo anche visto delle maschere provenienti da tutto il mondo.
Alla
fine della visita al Museo, dopo aver
comprato un piccolo ricordo, abbiamo
salutato la guida e siamo tornati a scuola con il pullman.
Questa
giornata è stata istruttiva perchè ci ha fatto scoprire dei posti importanti
della nostra città e ci ha reso felici per
averla condivisa insieme .
Marta C. V E
Martina C. V E
Andrea D.A. V E
Fabrizio G. V E
Maria Rita M. V D
Paolo S. V D
Scuola Primaria
Ins.Rosanna Spera
Ins.Rosanna Spera
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