Ricerca e confronto di testi informativi.
Dove e quando
La
penisola Greca si estende nel Mar Mediterraneo ed è bagnata a occidente dal Mar
Ionio e a oriente dal Mar Egeo.
Anticamente
si chiamava Ellade: solo più tardi i Romani le diedero il nome di Grecia.
Attorno
al 1200 a.C. i Dori, un popolo nomade proveniente dal nord Europa invasero gli
Achei, abitanti della penisola.
I
Dori prevalsero sugli Achei perché conoscevano la fusione del ferro .A
partire dal 900 a.C., in seguito all’integrazione dei due popoli, nacque la
civiltà Greca che raggiunse il massimo splendore attorno il V° secolo a.C. .
I
Greci fondarono anche molte colonie
fuori dalla penisola, diffondendo la loro cultura.
I
Greci dominarono per molto tempo il Mar Mediterraneo vincendo sull’impero
Persiano.
La
Guerra del Peloponneso coinvolse i Greci e i Macedoni dal 431 a.C. al 404 a.C. indebolendo i Greci
e facendo prevalere i Macedoni.
Il
territorio era montuoso con boschi e macchia mediterranea quindi non facilitava
l’agricoltura che si limitava alla produzione di cereali e lino.
Il
clima era favorevole e il terreno era argilloso e si lavorava con difficoltà.
In
collina si coltivavano alberi da frutto, viti e olivi; si allevavano animali
adatti ai pascoli: maiali, ovini e caprini.
I
Greci erano organizzati in città stato detta polis, che significa
“ comunità dei cittadini”.
La
polis comprendeva sia il centro urbano,
cinto da mura e costituito dalla acropoli con edifici pubblici e i templi,
dall’Agorà dove si svolgeva il mercato e i cittadini si riunivano per discutere
i problemi dello stato, e dalle abitazioni, sia il territorio circostante: la
così detta Chora, dal Greco “ Regione”.
La
parte bassa della città era chiamata
Asty ed era di norma la parte dell’abitazione più povera, dove vivevano
contadini e artigiani.
I
ricchi abitavano in belle case di due piani con un cortile e con il piano
superiore, il gineceo, riservato alle donne mentre i poveri abitavano in case
di legno e mattoni crudi, oppure vivevano in case scavate nella roccia.
Attività
I
Greci erano abili artigiani: producevano gioielli, armi, oggetti in bronzo e
ferro, anfore e vasi su cui venivano dipinte scene di vita quotidiana o
mitologia.
Le
donne si occupavano di lavorare stoffe e abiti in lino e lana.
I
Greci non avevano materie prime perciò commerciavano con i popoli vicini per
ottenerle scambiandole con vino, olio e vasellame.
Società
Le
città della Grecia, non furono mai un unico stato ma furono un unico popolo,
gli Elleni, perché avevano in comune la
lingua, la scrittura alfabetica e la religione.
Le
Poleis erano autonome e indipendenti, infatti avevano usi e costumi diversi.
All’inizio
il governo delle Poleis era in mano alla monarchia, dove un Re aveva il potere assoluto.
Questo
potere col tempo passò all’aristocrazia,
quindi a governare erano i ricchi
proprietari terrieri.
Quando
si formarono nuovi gruppi sociali formati da mercanti artigiani, questi vollero
entrare in politica: nacque così la Democrazia: grande esempio fù la città di
Atene.
La
popolazione comprendeva gli stranieri, gli schiavi e i cittadini.
I
cittadini erano uomini ricchi e poveri, ognuno di essi poteva essere eletto ad
una carica pubblica o militare nell’esercito, ed erano persone libere.
Gli
stranieri erano uomini liberi, ma non potevano essere eletti.
Gli
schiavi erano uomini che non avevano pagato i propri debiti o prigionieri di
guerra.
Le donne, non avevano diritti politici, non potevano andare a scuola, ma dovevano sottostare alle decisioni del padre o del marito.
Le donne, non avevano diritti politici, non potevano andare a scuola, ma dovevano sottostare alle decisioni del padre o del marito.
Tutti
i cittadini maschi potevano essere eletti a cariche pubbliche o militari e
l’incarico durava un anno
Il
potere legislativo era affidato all’ecclesia cioè un’assemblea composta da
tutti i cittadini maschi adulti.
Per
far rispettare le leggi si riuniva un’assemblea di 500 cittadini sorteggiati
tra i membri delle tribù (Bulè).
Chi
trasgrediva le leggi era giudicato e punito da una assemblea di giudici detta
Areopago.
Gli
ateniesi esiliavano chi minacciava la democrazia attraverso l’ostracismo: i
cittadini scrivevano su un coccio di ceramica ,detto ostrakon, il nome
dell’uomo da esiliare.
Sparta e Atene
Atene
e Sparta furono le Poleis più importanti dell’antica Grecia, ma erano molto
diverse fra loro, infatti mentre Atene si caratterizzava per la forma di
governo democratico, a Sparta c’era un
governo oligarchico dove le decisioni erano prese da un gruppo ristretto di
nobili: gli efori che insieme agli spartiati detenevano il potere.
Sottoposti
agli spartiati c’erano i perieci che erano uomini liberi, ma non avevano
diritti politici.
Gli
schiavi detti ilioti dovevano lavorare per gli spartiati e non avevano nessun
diritto.
Anche
i bambini spartani conducevano una vita diversa da quella dei bambini ateniesi.
I
piccoli spartani alla nascita venivano visitati da funzionari pubblici che
stabilivano se erano fisicamente a posto.
Se
il responso era negativo, essi venivano abbandonati ( e condannati così a
morire); altrimenti, all’età di sette anni venivano tolti alle famiglie e
allevati dallo stato, in gruppi, sotto la guida di un ragazzo più anziano.
Allenamenti,
studio, sonno, tutto si svolgeva in comune.
La
durezza dell’educazione dei giovani spartani era tremenda.
Dormivano
su pagliericci, avevano una sola tunica, camminavano a piedi scalzi, erano
rasati a zero, spesso giocavano nudi.
Lo
scopo di queste e altre dure prove era quello di creare dei soldati
invincibili.
L’educazione
era soprattutto fisica e militare:pochissime erano le nozioni letterarie, quasi
tutte composte da poesie omeriche o patriottiche.
Nell’antica
sparta lo scopo dell’educazione giovanile era di creare i presupposti per un
esercito forte e disciplinato.
A
scuola insegnavano loro capacità di sopravvivere e le altre abilità necessarie
per fare un grande soldato.
Anche
se agli studenti insegnavano a leggere e scrivere, quelle abilità non erano
molto importanti per lo spartano antico; solamente la guerra importava.
I
maschi spartani all’età di 18/20 anni dovevano superare una prova difficile di
capacità di adattamento abilità militare e abilità i comando.
Ogni
maschio spartano che non superava questi esami diventava un PERIOIKOS (ai
perieci era permesso di avere proprietà, praticare il commercio, ma non di
esercitare diritti politici in quanto non erano considerati cittadini).
Chi
superava la prova, diventava cittadino e soldato, con pieni diritti.
Le
bambine seguivano un addestramento simile a quello dei maschi e dovevano avere
tanta cura del corpo per fare figli forti e coraggiosi.
I
bambini ateniesi fino a sette anni stavano in casa, poi frequentavano scuole
private dove imparavano a leggere e a scrivere, studiavano opere letterarie e
la matematica, con un maestro che si chiamava“ Grammatista".
Imparavano
anche la musica dal citarista, suonando la lira, la cetra e il flauto.
L’oratore
insegnava ai ragazzi come parlare e ragionare in pubblico.
Le
femmine rimanevano a casa, studiavano in casa, si occupavano dei lavori domestici,
uscivano solo per le cerimonie religiose.
I
giocattoli dei bambini erano trottole, cerchi, rocchetti (yo-yo), astragali,
palle.
Le
bambine rimanevano invece in casa e si
occupavano dei lavori domestici.
Imparavano
a leggere e a scrivere, trascorrevano gran parte del tempo nel gineceo, non
avevano libertà di uscire di casa, tranne che per le cerimonie religiose.
Le
donne ad Atene non avevano diritti e svolgevano
la loro vita nel gineceo, invece a Sparta praticavano molti sport,
potevano uscire di casa e non si occupavano dei lavori domestici perché erano
affidati agli schiavi.
Conoscenze
Nelle
poleis e ad Atene più che altrove, si
sviluppavano arte, scienze, cultura: matematica, medicina, storia,
architettura; nacque pure la filosofia cioè quella scienza che si domandava il
senso della vita dell’uomo, separando il suo destino dall’influenza degli dèi,
rendendolo protagonista della sua vita.
I
più famosi filosofi furono Platone, Socrate e Aristotele.
In
campo matematico si distinsero Talete,Euclide e Pitagora, le cui regole
matematiche ancora oggi sono studiate.
Nel
V secolo i maggiori artisti del periodo, ad esempio Fidia, Mirone e Policleto
furono chiamati ad abbellire Atene con monumenti e opere d’arte che sono ancora
oggi ammirati da tutto il mondo, come ad esempio i Bronzi di Riace e il
Discobolo.
Religione
I
Greci erano politeisti adoravano,infatti, molti Dei.
Gli
dei avevano l’aspetto degli uomini, con
difetto, sentimento e passioni.
Le
divinità più importanti vivevano sul monte Olimpo, quelli minori nei boschi,
nei fiumi e nei mari.
Zeus
era il Re di tutti gli Dei e anche Dio
della giustizia, altri dei erano :Poseidone ,
il
re del mare; Era, la sposa di Zeus e dèa dei matrimoni e delle nascite; Atena
dèa della sapienza; Ares dio della guerra; Afrodite dèa della bellezza e
dell’amore.
Seguivano
:Ermes dio messaggero; Artemide dèa dei boschi e della caccia; Apollo dio della poesia e della musica.
Tutti
gli dei davano premi e punizioni agli uomini.
Per
adorare gli Dei i Greci realizzarono delle strutture architettoniche detti Templi, ognuno dedicato a una divinità.
Solo i Sacerdoti potevano custodire il Dio e recare le offerte dei fedeli e potevano entrare nella cella in cui era conservata la statua del Dio a cui era dedicato il tempio.
Solo i Sacerdoti potevano custodire il Dio e recare le offerte dei fedeli e potevano entrare nella cella in cui era conservata la statua del Dio a cui era dedicato il tempio.
Le
cerimonie si svolgevano all’esterno dove sorgeva l’altare.
I
Greci celebravano i loro dèi con giochi detti Olimpiadi, intitolati al dio
Zeus.
Si svolgevano ad Olimpia ogni quattro anni gare di pugilato, di lotta, di lancio del disco, corse di carri trainati da cavalli, corse atletiche di duecento metri fatte nello stadion.
Si svolgevano ad Olimpia ogni quattro anni gare di pugilato, di lotta, di lancio del disco, corse di carri trainati da cavalli, corse atletiche di duecento metri fatte nello stadion.
Gli
atleti gareggiavano nudi e in caso di vincita ricevevano una corona di ulivo.
Durante
questi giochi si interrompevano le guerre in corso, tra le diverse città-stato.
I
Greci contavano gli anni a partire dai primi giochi olimpici: 776 a.C..
Vita quotidiana
Gli
Ateniesi vivevano spesso, per il gran caldo, fuori casa.
Gli
uomini si incontravano nell’agorà, le donne restavano nel gineceo perché non
era conveniente uscire.
Gli
uomini indossavano una tunica, il chitone e portavano sandali di cuoio o di
sughero; le donne indossavano il peplo e quelle più ricche si adornavano con
gioielli.
Ad
Atene erano frequenti i banchetti detti simposi.
Si mangiavano: pane, focacce di orzo, purè di legumi, olive, formaggio e pesce in città e carne in campagna.
Si mangiavano: pane, focacce di orzo, purè di legumi, olive, formaggio e pesce in città e carne in campagna.
Si
bevevano vino, latte, idromele (=acqua e miele).
Nelle
case più ricche le cene erano accompagnate dalla musica.
Inizialmente
le rappresentazioni erano rappresentazioni sacre in onore di Dioniso.
Con
il passare del tempo divennero veri e propri spettacoli e le storie non
trattavano soltanto degli Dei ma anche di antichi Re, Eroi o episodi di vita
quotidiana.
I
Greci inventarono una nuova forma di spettacolo: il teatro.
Tutti potevano assistere allo spettacolo perchè lo Stato rimborsava il biglietto ai più poveri.
Tutti potevano assistere allo spettacolo perchè lo Stato rimborsava il biglietto ai più poveri.
Gli
attori erano solo uomini, poi c’era il coro di cantanti e danzatori.
Gli
spettacoli erano:
·
Commedie,
erano opere divertenti di scene di vita quotidiana;
·
Tragedie,
erano drammi che narravano la storia di personaggi ed eroi;
·
Satire,
erano opere divertenti svolte dopo le tragedie per risollevare il morale degli
spettatori, prendevano in giro gli uomini più noti della polis.
Il
teatro presentava le gradinate dove gli spettatori assistevano seduti, la scena
dove gli attori recitavano, otri di terracotta per amplificare le voci poste
attorno alla scena, il proscenio e l’orchestra, spazio circolare riservato al
coro.
Le colonie
La
cultura Greca si espanse fuori i confini della penisola attraverso un’opera di
colonizzazione sia verso oriente che verso occidente.
Le
colonie fondate nelle regioni meridionali dell’ Italia furono chiamate Magna
Grecia che vuol dire “ Grande Grecia “.
Le
colonie generalmente non furono fondate dei governi delle città greche, ma
furono dovute all’iniziativa di privati cittadini.
La
nuova comunità, sorta in lidi lontani, era politicamente indipendente dalla
città ordinaria, ma i suoi fondatori conservavano il dialetto, la religione, i
costumi, gli stessi ordinamenti politici della patria.
La colonia offriva l’opportunità di basi per le navi della madre patria, un mercato di sbocco per i suoi prodotti industriali, un centro di rifornimento di materie prime, e condizioni di privilegio erano fatte dalle colonie agli abitanti dell’antica patria.
La colonia offriva l’opportunità di basi per le navi della madre patria, un mercato di sbocco per i suoi prodotti industriali, un centro di rifornimento di materie prime, e condizioni di privilegio erano fatte dalle colonie agli abitanti dell’antica patria.
La
colonia veniva costruita su un’altura vicino a una costa e la proteggevano con
una cinta di mura; prendevano poi possesso delle terre circostanti, per
coltivarli.
Le
più famose e potenti colonie greche furono quelle dell’Italia Meridionale e
della Sicilia, grazie anche al clima favorevole, alla coltivazione di grano,
vite e ulivo.
Tra
queste: Rhegion (Reggio Calabria), Kroton (Crotone), Sybaris (Sibari),
Metapontion ( Metaponto), Poseidonia (Paestum), Syraka (Siracusa), Taras
(Taranto), Ghelas (Gela) ed Akagras (Agrigento).
La
colonia più antica era quella di Pthekoussai, nei pressi di lacco ameno
nell’odierna Isola d’Ischia, mentre tra
le più recenti vi furono le Eolie Cnidie.
Erano
queste grandi Poleis che, grazie ai loro commerci ed alle loro scuole
artistiche e filosofiche, divennero città regine del Mediterraneo centrale,
dando vita all’appellativo di Magna Grecia.
In
Italia centrale sorgevano Ankon (Ancona) ed
Adria che si trova in Veneto.
In
Francia molto importanti erano le colonie Massalia (Marsiglia) e Nikaia
(Nizza).
Giorgia
A. V E
Beatrice B.
V E
Arianna C.
V E
Marta
C. V E
Andrea
D.A.
V E
Fabrizio
G. V E
Francesco
G. V E
Paolo
S. V D
Scuola
Primaria
Nessun commento:
Posta un commento